Visita audiometrica più visita otorinolaringoiatrica con la Dott.ssa Eva Piro
Cosa fa un otorinolaringoiatra?
La visita audiometrica viene eseguita da un’otorinolaringoiatra, l’otorinolaringoiatra è un medico specialista che si occupa di tutto ciò che riguarda le patologie e i disturbi delle orecchie (oto), del naso (rino) e della gola (laringoiatra), ma anche delle strutture correlate come seni paranasali, laringe, cavo orale e ghiandole salivari. L’ambito di competenza può includere:
- Orecchie: Diagnosi e trattamento di otiti, ipoacusie (perdita di udito), acufeni (ronzii o fischi nelle orecchie), vertigini e disturbi dell’equilibrio.
- Naso e seni paranasali: Trattamento della sinusite, poliposi nasale, deviazione del setto nasale e riniti, comprese quelle allergiche.
- Gola: Patologie delle tonsille, faringite, laringite, disturbi della deglutizione e della voce, fino alla gestione di noduli e polipi delle corde vocali.
- Collo e ghiandole salivari: Diagnosi e gestione di patologie del collo, tumori della testa e del collo, infezioni delle ghiandole salivari e patologie delle ghiandole tiroidee e paratiroidee.
- Disturbi del sonno: Trattamento di problemi come le apnee ostruttive notturne.
Cos’è la visita audiometrica?
La visita audiometrica è un test specifico che valuta la capacità uditiva del paziente e si può dividere in:
- Audiometria tonale: Si basa sulla capacità del paziente di percepire toni puri a diverse frequenze. Questo test viene svolto in una cabina insonorizzata, dove al paziente vengono forniti degli auricolari o una cuffia che emette suoni a frequenze e intensità variabili. Il paziente segnala quando sente il suono premendo un pulsante. I risultati vengono riportati su un grafico chiamato audiogramma, che mostra la soglia uditiva a diverse frequenze.
- Audiometria vocale: Valuta la capacità del paziente di riconoscere e ripetere parole a diverse intensità. Questo esame è utile per capire la qualità della percezione sonora e l’eventuale difficoltà nella comprensione delle parole.
A cosa serve la visita audiometrica?
L’audiometria è utile per:
- Diagnosi precoce: Individuare tempestivamente una perdita uditiva, che potrebbe essere il segnale di patologie come otosclerosi, ipoacusia neurosensoriale, o problemi conduttivi (come tappi di cerume o infezioni).
- Monitoraggio: Controllare l’udito nel tempo, specialmente per chi è esposto a rumori forti (es. lavoratori industriali) o chi assume farmaci ototossici.
- Valutazione post-operatoria: Verificare i risultati di interventi chirurgici, come la timpanoplastica o l’impianto cocleare.
- Prevenzione: Fare controlli periodici per monitorare l’udito nelle persone a rischio, come anziani o chi ha una storia familiare di ipoacusia.
Perché è importante?
La visita audiometrica non solo aiuta a identificare e quantificare la perdita uditiva, ma è cruciale anche per comprendere il tipo di ipoacusia:
- Ipoacusia conduttiva: Un problema legato alla trasmissione del suono dall’orecchio esterno o medio all’orecchio interno (es. otite, perforazione del timpano).
- Ipoacusia neurosensoriale: Danno alle cellule ciliate della coclea o ai nervi che trasmettono il segnale al cervello. Questo tipo di ipoacusia è spesso irreversibile.
- Ipoacusia mista: Una combinazione di problemi conduttivi e neurosensoriali.
Inoltre, la visita audiometrica può indirizzare l’otorinolaringoiatra verso ulteriori accertamenti come test vestibolari per le vertigini o imaging per sospette patologie più complesse.
Spero di aver approfondito in modo utile! Se vuoi saperne di più su un aspetto specifico, dimmelo pure.